Di cosa parla questo articolo?
Lavorare come scrittori freelance, da remoto, richiede una certa disciplina. Una disciplina ferrea e autoimposta, che ti spinge ogni giorno ad alzarti dal letto (spesso presto) per sederti alla tua scrivania. Ed è per questo che hai bisogno degli strumenti giusti per rendere al meglio. Questi sono quelli che utilizzo io quotidianamente.
Gli scrittori freelance devono scrivere su una lavagna
Chi lavora in maniera “normale” ha un qualche rituale mattutino con il quale annuncia al mondo: “Guardatemi, sto lavorando”. C’è chi passa un badge, chi timbra (uno o più) cartellini, chi indossa una divisa. E il writer che lavora da casa? Il mio rituale mattutino ha come protagonista la lavagna.
La cara, vecchia lavagna bianca da riempire di scadenze, note e cose da fare. Uso il nero per scrivere i lavori da portare a termine, e il rosso per segnalare le deadline, tanto per mettermi un po’ di ansia in più.
La lavagna non mente, la lavagna sa. E mi rivolgo a lei ogni volta che mi devo raccapezzare tra le varie commesse che si accavallano. Poi, il sabato, si cancella, e il lunedì mattina si ricomincia daccapo.
la mia è un po’ meno incasinata di questa
Dove riposa lo scrittore freelance? Su una sedia come si deve
Una sedia presa come capita può fare danni seri. Del tipo: quando ho iniziato a lavorare il mio trono era una sedia del tavolo della cucina. Comoda, per carità, ma per starci seduto tipo otto ore al giorno anche no. E allora, visto che sono anche un videogiocatore incallito, ho preso la palla al balzo e ho pensato di comprare una bella sedia da gaming.
Con braccioli, cuscino lombare e cuscino per la testa. Tutte cose che ti senti comodo anche solo a pronunciarle.
si comincia con questa e si arriva a una poltroncina automassaggiante
Tastiera, quaderno, penna, siti interessanti
È semplice: se uno deve scrivere, ha bisogno di una tastiera. Io uso quelle di tipo Natural Keyboard, quelle con i tasti storti, per capirci. Sono comode che se non le hai provate non ne hai idea, e anche se costicchiano ne vale veramente la pena. Io, siccome sono tirchio, ne uso una trovata in svendita anni fa, e da allora non l’ho mai cambiata.
A volte però scrivere al PC semplicemente non è la cosa giusta. E quindi ho sempre a portata di mano una manciata di penne (nere) e un bel quaderno a quadretti. Indispensabile per le chiamate con i clienti, quando devi prendere appunti, se devo buttare qualche idea per uno storyboard o per fissare qualche idea al volo.
Ah, ovviamente in questo ambito rientrano anche dizionari dei sinonimi e dei contrari, traduttori, sfiziosi plugin SEO e cose del genere. Del tipo, quando devo cercare qualche termie fantasioso uso spesso Wordassociation.net e la sua funzione di associazioni di parole.
più i tasti sembrano messi a caso e meglio è
Cura di mani e braccia: tutori e protezioni
In passato ho avuto problemi piuttosto seri alle mani per via del mio lavoro. Ne ho parlato anche in un articolo dedicato alla tendinite da copywriter. E quindi, l’unico modo per alleviare un po’ il fastidio è quello di indossare tutori e protezioni. La mia configurazione attuale da scrittore freelance, dopo varie prove, include:
- Una gomitiera al braccio destro
- Due tutori per le mani, che coprono anche i polsi
- Una piccola protezione per la falange dell’anulare destro (che non penso serva a molto, la metto solo perché mi piace l’aspetto)
Costano relativamente poco, e danno un sollievo veramente impagabile.
ci arriveremo, ci arriveremo
Il doping degli scrittori freelance: la musica
Non so tu, ma io devo lavorare con un po’ di musica sparata nelle orecchie. Faccio così da quando studiavo al liceo, e semplicemente mi aiuta a isolarmi dal resto del mondo. Scrivere con qualche canzone motivazionale in sottofondo, in certi casi, è l’unica cosa che aiuta a non addormentarmi, molto più del caffè. E allora, sono necessarie buone cuffie, anzi ottime cuffie. Al momento uso le Noontec Zoro, che costano poco ma spingono forte e hanno tanto volume.
Ascolto sia musica digitale che analogica. E se per lo streaming mi destreggio tra le varie piattaforme, da Spotify a Tidal, quando voglio qualcosa in più prendo un bel vinile e accendo il giradischi. Ed escono dei testi che quando li rileggi fai più o meno così:
heeeeeeeeeey
E tu che mi dici? Quali sono i tuoi attrezzi del mestiere da scrittore freelance? Ho dimenticato qualcosa di importante?
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Diventare copywriter da casa è un lungo processo che porta con sé vantaggi di vario tipo: ti parlo della mia esperienza, sperando di essere un minimo utile.
Simpatica lista di strumenti da usare ogni giorno.
All’interno del mondo di Internet, aggiungerei che una delle abilità del momento è sicuramente il copywriting e ci vengono in auto specifici tool.
Non dimentichiamoci però che il tool non sostituisce il professionista, ma è un valido aiuto che ci consente di fare ancora meglio.
Buon lavoro