I cinque migliori spot di GTA V, per capire cosa dirà GTA IV

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Le pubblicità di GTA V ci raccontano oggi com'era il mondo 10 anni fa. Cosa dicevano questi spot, e di cosa parlerà il prossimo GTA VI?

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Ora che è stato annunciato GTA VI, è finalmente il momento di riflettere con più calma su quello che ci ha lasciato GTA V. Un clamoroso successo di pubblico, critica e tanti, tanti denari.

Il gioco dei fratelli Houser, come i suoi predecessori, aveva l’ambizione non solo di divertire, ma di offrire uno spaccato della società americana dell’epoca. Devo usare questo termine perché, non si scappa, dall’uscita di GTA V è passato un decennio. Intanto sotto i ponti sono passate console, mode, crisi, recessioni, pandemie, guerre e un sacco di altre cose che ci hanno tenuti impegnati. Nel nuovo GTA VI si parlerà quindi di cose nuove, in modo nuovo probabilmente.

Adesso però a noi interessa capire di cosa ha parlato GTA V, e di come lo ha fatto attraverso le sue pubblicità televisive più belle (lasciamo stare quelle radiofoniche sennò non finiamo più). Vere e proprie ministorie all’interno del gioco, che ci si poteva gustare sedendosi davanti alle TV virtuali sparse in giro per la mappa. Solo a pensarci mi viene voglia di tornare a fare un giro a Los Santos.

Bravado – United We Stand, Together We Fall

Cominciamo subito con lo spot secondo me migliore del gioco, quello di Bravado, la compagnia di auto che corrisponderebbe, mi pare di capire, a General Motors. Quando si dice che GTA fa da sempre satira, o comunque riflessioni sulla realtà che ci circonda, questo è probabilmente un buon esempio da tirare fuori. Perché si fa riferimento ai vari aiuti statali ottenuti della compagnia nel corso degli anni immediatamente successivi all’uscita del titolo.

Ricorda, nel 2013 eravamo solo qualche anno dopo lo scoppio della mega crisi finanziaria che aveva mandato all’aria mezza economia americana, e quindi tutto il mondo. Il tutto viene raccontato ovviamente in pieno stile GTA, con ironia caustica, per uno spot che fa riflettere ancora oggi.

Pißwasser – Drink for the USA!

Qui siamo in pieno stile Grand Theft Auto, con una parodia degli spot di brand come Budweiser che continuano a spingere, anno dopo anno, su un ideale di America tutto particolare. Un paese campagnolo, tradizionalista, orgogliosamente xenofobo e amante degli animali (ma non nel senso che pensi tu. O forse sì). Il tutto ovviamente viene portato agli estremi e ridicolizzato, come deve essere fatto in un GTA, senza però far passare sottotraccia il messaggio di fondo.

Stupenda poi la citazione del fatto che la birra orgogliosamente simbolo dei valori americani, la Pißwasser, ha origini tedesche. Come la cara vecchia Bud, peraltro.

Ammunation – Protecting your rights

Chi ha mai giocato anche per poco a un qualsiasi GTA da 20 anni a questa parte (tranne GTA IV, capitolo strano quello) sa che il fornitore di armi ufficiale del gioco deve essere Ammunation. Che in GTA V torna più forte che mai per proteggere i veri americani contro zombi, alieni e crisi finanziarie (di nuovo l’accenno all’attualità). In questo spot, che richiama tanto lo stile delle pubblicità radiofoniche di GTA: Vice City (uscito anni e anni prima), viene proposto un bel kit antiapocalisse.

Dentro ci trovi armi, cibo, sigarette, pillole per abortire, un bel po’ di porno (con giornali che ti fanno fermare il video per vedere che titoli hanno. E non deludono). Una rassegna delle fobie americane e non solo raccolte in 40 secondi di spot tutto da vedere.

San Andreas Water & Power - Preserve our environment

Nel 2013, anno di uscita di GTA V, Greta Thunberg aveva dieci anni e non era ancora impegnata a marinare la scuola per portare avanti le sue battaglie per la natura. Nonostante ciò, il gioco Rockstar aveva già chiaro in mente che la tematica ambientalista sarebbe stata oggetto di discussione, e questo spot della San Andreas Water & Power lo dimostra.

Proponendo un po’ di argomentazioni che si sono sentite davvero nel corso degli anni, soprattutto quelle contro le pale eoliche, la pubblicità ci spiega bene in che modo si può rigirare il discorso sulle energie rinnovabili a favore dei cari, vecchi pozzi di petrolio. È per il bene degli uccelli, capisci.

Life Invader – The Social Dock

Life Invader è l’equivalente di Facebook nel mondo di GTA, e questa pubblicità vuole introdurre il nuovo tablet della compagnia. Che, mhh, come dire, serve per unirsi agli altri utenti in modi originali e decisamente innovativi. Non so perché, ma tutto questo discorso mi fa venire in mente la pubblicità dell’iPhone 15, quella dove i due ragazzi riescono a entrare in contatto grazie al semplice tocco dei due smartphone:

E insomma, GTA V anticipa e reinterpreta i tempi che stiamo vivendo, come ha sempre fatto.

Cosa racconteranno le pubblicità di GTA VI?

Nel 2013 il mondo era simile a oggi ma non proprio uguale uguale. La generazione Z andava alle medie o doveva ancora mettere i dentini, a seconda dei casi. Non c’era TikTok e un sacco di temi oggi entrati nella discussione quotidiana erano di nicchia. E quindi di cosa parleranno le pubblicità di GTA VI?

Per essere un vero GTA, il nuovo gioco Rockstar dovrà necessariamente indirizzarsi verso argomenti come fluidità sessuale, intelligenze artificiali, criptovalute, lotta al riscaldamento globale, crisi sanitarie. Questi sono i primi temi che mi vengono in mente, ma ce ne sono tanti altri. Dal modo in cui il titolo ne parlerà dipenderà l’impatto culturale che il gioco potrà avere nel tempo. 

Mi pare siano cose importante da analizzare, perché vorrà dire chiedersi cosa racconterà quella che sarà probabilmente (certamente?) l’opera creativa più venduta di tutti i tempi. Che giocheranno i ragazzini, che giocheranno gli adulti, che giocheranno i maschi e pure le femmine. Che giocherà chi si intende di videogiochi, e chi non ha idea di cosa sia un pad. Che giocherà chi capisce con che cosa ha a che fare, e chi è invece pronto a scandalizzarsi per qualsiasi cosa (anzi no, chi si scandalizza di solito li prova nemmeno i videogiochi).

Che poi tanto fa niente, si finisce sempre a insultarsi online con tizi che non sanno sparare a un lampione. Ma almeno, prima si cerca di darsi un tono.

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