Pubblicità Barilla: gli spot più belli del brand dagli anni ’80 a oggi

Speciale pubblicità Barilla
Perché da una quarantina d’anni a questa parte “Dove c’è Barilla c’è casa?” Anche per merito degli spot del brand italiano, ricchi di narrativa e con una musica sempre riconoscibile.

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I brand che si fanno competizione vendendo pasta hanno spesso scelto strade differenti per cercare di arrivare al cuore dei consumatori. Guardando il tutto in maniera superficiale, le vie da seguire sono sostanzialmente due. Concentrarsi sul prodotto, o sulla narrazione.

Nel corso degli anni, Barilla ha certamente puntato molto su questo secondo aspetto. Nei suoi commercial, spesso la pasta rimane in secondo piano. Anzi, è il collante che permette alle storie raccontate di avere un senso, di rimanere in piedi.

Pasta come elemento fondamentale delle nostre vite, quindi. Una frase che detta così sembra essere piuttosto ambiziosa, e che però ha dimostrato di avere un suo senso.

Di seguito, allora, propongo alcuni di quelli che secondo me sono gli spot più importanti del brand. Ovviamente tenendo conto che il mio giudizio è utile quanto un piumino d’oca sulla spiaggia a ferragosto, e che il merito è tutto dei canali Youtube che hanno caricato i video gli spot.

Penne Barilla - Gattino

Canzone di sottofondo: Vangelis – Hymne

In questo spot del 1986 c’è tutto il mondo Barilla. Una bambina vestita come una Greta Thunberg dei giorni nostri cammina divertita sotto la pioggia mentre la madre prepara il pranzo, e guarda preoccupata l’orologio (potrebbe anche fare un salto un attimo a scuola a prendere la bambina con un ombrello, ma il focus è sulla preparazione della pasta, quindi va bene così).

La bambina trova per strada un tenero gattino, mentre il marito torna a casa e, meravigliato, vede che ancora la figlioletta non è con la madre. Nemmeno a lui viene l’idea di uscire a vedere un po’ com’è la situazione. Però comunque alla fine la bambina arriva, e finalmente ci si può sbafare un piatto di pasta Barilla. Mentre al gattino tocca un bel po’ di latte.

Una favoletta moderna racchiusa in un minuto, per uno spot classico che più classico non si può.

Spaghetti Barilla - Tokyo

Canzone di sottofondo: Roberto Molinelli e Andrea Griminelli Barilla ‘99

Barilla ha sempre avuto questo gusto per le storie familiari, e probabilmente questo commercial del 1999 è quello dove si può intuire meglio questa inclinazione.

Il figlio che vive in Giappone scrive ai genitori in quel di Roma, che decidono di andarlo a trovare. La differenza culturale che c’è tra la coppia e la fidanzata del ragazzo è notevole. Ma scompare quando ci si mette a cucinare gli spaghetti, per qualche motivo lasciati fuori la porta di casa.

È molto interessante notare la dinamica suocera-nuora. La ragazza riesce a cucinare bene gli spaghetti e ottiene l’approvazione della signora. Che può dormire sonni tranquilli, perché sa che anche dall’altra parte del mondo ci sarà qualcuno pronto a preparare al figlio un piatto di pasta come si deve. Un particolare veramente affascinante, che si può anche arrivare a definire figlio dei suoi tempi, volendo.

Farfalle Barilla - Chat line

Canzone di riferimento: Roberto Molinelli e Andrea Griminelli Barilla ‘99

Questa pubblicità dedicata alle farfalle propone una storia semplicemente fantastica. Non perché sia bella o altro. Perché coglie nel segno il periodo storico nel quale è ambientata. E risulta così attuale ancora oggi che fa quasi piangere.

Una coppia è divisa tra Londra e Roma. Siccome siamo nel 2000, non ci sono ancora Skype o Zoom. Ma ci sono le chat. E allora i due si ritrovano per scriversi frasi piuttosto sdolcinate – con una puntina giusta di simil erotismo.

E mentre scrivono, i due pensano a preparare da mangiare. Ovviamente pasta, ovviamente Barilla. Il tono, poco prima di inforcare la prima farfalla, diventa romantico, e crea il climax giusto per arrivare alla rivelazione finale: la ragazza è incinta.

Stupendo. Stupendo perché si usava la chat per veicolare uno dei messagi più importanti che si possono sentire nella propria vita. Non al telefono, via chat. Perché era il 2000, internet stava arrivando e nulla sarebbe stato più come prima.

Ma stupendo anche perché, mannaggia alla miseria, basta aggiungere una webcam per far sì che questo spot sia attuale anche adesso. Immaginate una coppia in quarantena che prepara da mangiare a distanza. Anzi, per molti non serve nemmeno immaginarlo, visto che lo stanno vivendo da mesi.

E quindi, il prodotto fa da sfondo a quanto succede nella nostra vita. Guarda da lontano, ma c’è. È la stessa precisa, identica, esemplare interpretazione utilizzata da tanti brand ancora oggi. Tipo McDonalds:

Per me, questo è uno degli spot Barilla più importanti di sempre. Mi rendo conto di quanto sia una affermazione potente e scomoda, ma è così.

Pennette integrali - In viaggio verso di voi

Canzone di sottofondo: Ferdinando Arnò Quiet Please!

Negli anni recenti, Barilla ha cercato di affrancarsi un minimo dalle classiche storie familiari. Anche cambiando musica. L’internazionalizzazione del brand ha portato pure alla scelta di utilizzare personaggi famosi nei propri spot.

Come nel caso di Pierfrancesco Favino, che in una serie di commercial andati in onda dal 2016 interpretava una specie di camionista che il più delle volte lasciava la figlia a casa da sola a cucinare (lo si vedeva in quest’altro commercial del ragù Barilla).

In questo video, in particolare, vengono segnalate le pennette integrali. Che a quanto pare possono risultare gradite pure a un camionista. Come al solito, Barilla cerca di portare su schermo i tempi che stiamo vivendo.

Spaghetti - Masters of Pasta

Canzone di sottofondo: Zorba’s Dance – Mikis Theodorakis

Il nuovo corso di Barilla all’insegna della internazionalizzazione vide anche questa campagna con Roger Federer. Questo spot, in cui figura anche lo chef Davide Oldani, rappresenta un po’ l’essenza del brand, che partendo dall’ Italia è riuscita a portare alto il nome della pasta nel mondo.

A costo forse di qualche compromesso. Uno dei primi commenti al video su Youtube, ad esempio, dice:

“Cos’è sta cosa? Pasta italiana, musica greca, un giocatore di tennis svizzero e loro che parlano inglese… perché?”

Perché ormai Barilla è un marchio internazionale del food and beverage. E quindi ci vogliono personaggi e linguaggi comprensibili un po’ da tutti.

Barilla - All'Italia

Canzone di sottofondo: Vangelis – Hymne

Barilla manda in onda questa pubblicità a inizio aprile 2020. Siamo nel pieno della quarantena da COVID-19. La prima, la più tosta, quella dei canti sui balconi. Abbiamo tutti bisogno di un appiglio, qualcosa che ci ricordi che essere italiani è bello, che torneremo a fare cose.

E il brand si fa carico di questa esigenza. Perché la pasta è uno dei pilastri della nostra società. Per rafforzare ancora di più l’idea di commercial istituzionale, il marchio introduce nuovamente il suo tema storico, quello di Vangelis, che mancava probabilmente da una decina d’anni (se non di più). Con la voce di un altro simbolo italiano, Sofia Loren.

Nell’ondata di comprensibili pubblicità retoriche uscite fuori in quei mesi, forse questo era uno dei tentativi più riusciti. In senso assoluto, fornisce comunque una testimonianza di cosa abbiamo vissuto in quei giorni – già a guardarlo oggi (2021) fa un effetto particolare, sebbene si sia tutto tranne che fuori dalla pandemia. E in senso relativo, fa tornare il brand alle sue origini, con la sua colonna sonora prediletta.

Però ci sono anche spunti verso il futuro. Il finale, con il cielo azzurro su cui si staglia il logo Barilla, simboleggia il rinnovamento del packaging, che ora sfoggia proprio quella stessa tonalità. E questa voglia di chiudere il cerchio che verrà resa ancora più esplicita negli spot del 2021.

Pasta Barilla - Un gesto d'amore

Canzone di sottofondo: Vangelis, Hymne

Esattamente un anno dopo l’uscita del commercial con Sofia Loren, l’Italia deve ancora fare i conti con la pandemia. E Barilla è ancora qui per raccontarla. Chiude per ora la voglia di innovazione, e punta tutto sul ritorno alle origini. Abbiamo voglia di famiglia, di affetto, di tradizione.

Con una serie di piccole storie familiari, il brand fa tornare la pasta nel suo ruolo originale. Cioè un qualcosa che lega le persone, le unisce.

Sono storie nuove, dei nostri tempi. La mamma in smart working che cerca di comunicare con la figlia che fa sport (forse gioca a calcio?). La coppia affermata che si supporta a vicenda – con il grande easter egg della tizia dai tratti orientali, diretta discendente del commercial Tokyo di anni prima. Chissà, nell’universo cinematografico Barilla forse è davvero la figlia di quella coppia del 1999, vai a sapere. E poi il papà che porta il figlio al lavoro. E poi il ragazzo problematico, che si riconcilia col padre grazie a una bella penna rigata.

Offrire un piatto di pasta diventa un gesto d’amore, una gentilezza in più. E di questi tempi ce n’è bisogno.

Tu che dici, qual è la tua pubblicità Barilla preferita? Se vuoi altri informazioni su questi spot, ti consiglio di dare un’occhiata all’Archivio Storico Barilla, veranente ben fatto e ricco di informazioni.

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