Siti di hotel, alberghi e bed & breakfast: i 4 errori più comuni

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I siti web delle strutture ricettive come hotel e alberghi possono nascondere diversi difetti: ecco quelli più diffusi e fastidiosi.

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Nel corso della mia esperienza da copywriter ho visionato migliaia di siti di hotel, alberghi e bed & breakfast. Dover reperire le informazioni da questo tipo di fonte mi ha creato alcuni problemi perché, alle volte, la qualità dei loro contenuti non è proprio elevatissima.

Senza ulteriori indugi, ti spiego quali sono i quattro problemi più comuni nei portali online delle varie strutture ricettive.

moquette siti hotel
mhh, moquette

I brutti siti di hotel e alberghi hanno poche foto (o foto che non servono)

Il primo impatto con un albergo è quello visivo. Lo cerchi su Google Maps, Trivago, Booking o Tripadvisor e vieni bombardato da istantanee scattate dalla proprietà dell’hotel o direttamente dai visitatori.

Ovviamente, è sempre bene che siano presenti foto “ufficiali”, se non altro perché il loro contenuto è controllabile. Nel caso delle foto scattate dagli ospiti, invece, il terreno si fa scivoloso.

Se l’hotel non ha magagne da nascondere, le immagini caricate dai viaggiatori non costituiscono altro che pubblicità gratuita. Se, invece, i visitatori pubblicano online le loro foto per far vedere che magari i bagni sono sporchi, si capisce come il ritorno di immagine non sia proprio favorevole.

Visto che le foto caricate dagli utenti sono conseguenza diretta della qualità dell’offerta dell’albergo, e il loro contenuto è controllabile solo indirettamente, le immagini “ufficiali” devono essere perfette. E qua iniziano i primi problemi. Elenco molto brevemente i problemi più comuni:

  • Inserimento di foto in bassa risoluzione, poco chiare o scattate di notte. Queste ultime sono sicuramente d’effetto, ma se non fanno comprendere il tipo di edificio ospita l’albergo, non ha senso inserirle.
  • Inserimento di foto del panorama circostante la struttura, ma non della struttura. Non vale la pena mostrare le belle vallate che circondano l’hotel, se almeno in un’immagine non si vede dov’è l’hotel.
  • Inserimento di foto di interni che non si concentrano sulle caratteristiche delle camere. Che senso ha scattare particolari di letto e comodino, e non di tutto il resto? Una foto non può fare capire quanto è comodo un letto (o almeno, non del tutto), ma può fare chiarezza sulle dotazioni delle camere. Quindi, dovrebbero essere presenti almeno un paio di foto che inquadrino al meglio tutta la camera, magari da angolazioni diverse.
  • Mancato inserimento delle foto dei bagni. È un particolare che può interessare, specie perché molti viaggiatori vogliono sapere se sono presenti bidet, vasca o doccia. Perché non inserire un’immagine dei servizi igienici, invece di fare tre o quattro foto sempre uguali della stessa stanza?
vale sempre la pena di mettere almeno una foto dei bagni, anche se non hanno questi “extra”

Poche informazioni sui servizi chiave

Dopo le foto, si legge. Passato il primo impatto visivo, il possibile ospite cerca le informazioni legate all’albergo ed è in questa fase che molti siti si perdono completamente.

Il risultato è che l’ospite va a ricercare quello che gli serve sugli aggregatori come Tripadvisor e Booking, che spesso riportano informazioni esaustive ma che, a volte, possono anche sbagliarsi.

È lo stesso discorso delle foto: se è possibile controllare una variabile direttamente (in questo caso le informazioni), conviene farlo al meglio.

Ecco i primi difetti che mi vengono in mente riguardo all’inserimento delle informazioni:

  • La spiaggia privata: c’è, non c’è, poi si vede. Un errore che riguarda spesso le strutture poste in località marittime è relativo alla poca chiarezza sulla presenza della spiaggia privata. Spesso si ricorre all’uso della formula “servizio spiaggia” che vuol dire tutto e un po’ niente. Per l’ospite, sapere se l’albergo ha una spiaggia privata o convenzionata può non fare molta differenza, almeno fino a quando le cose vanno male e ci si vuole lamentare su internet. In questo caso, sapere chi criticare (se l’albergo o lo stabilimento convenzionato), può evitare danni d’immagine e altri grattacapi.
  • Servizi accessori, dove sono? In certi siti la situazione è questa: alcuni servizi sono descritti nella pagina delle camere, altri nella home page, e altri ancora nelle pagine delle tariffe. Basta poco per non fare confusione: un bell’elenco in una unica pagina dove si dice se l’hotel accetta animali, ha parcheggio e via di questo passo. Una sola pagina.
  • Privo di barriere architettoniche, forse. Se un albergo presenta strutture per chi ha difficoltà motorie, è bene dirlo subito nella pagina dedicata alle camere. Molte volte queste informazioni preziose sono presenti solo nelle pagine delle tariffe, al sicuro dagli occhi di chi dovrebbe leggerle.
tramonto siti hotel
tanto per ricordarti che tu, ora, sei in un posto diverso da questo hotel

Scarse informazioni su colazione e ristorante

Molte volte un albergo si prende la briga di dire che ha un ristorante interno senza specificare cosa si mangia. È come lanciare il sasso e nascondere la mano.

Se una struttura offre un servizio che per molti ospiti è veramente comodo, vale la pena dedicarci una pagina apposita. Non c’è bisogno di essere specializzati per forza in ricette tipiche o in piatti elaborati. Basta citare la presenza del ristorante, che tipo di piatti serve, se è possibile ottenere cibi senza glutine o vegani. Se c’è il menù, può essere una buona idea inserirlo ma non è un obbligo, visto che potrebbe cambiare.

La magagna peggiore riguarda la colazione: spesso non viene citata la sua presenza, e soprattutto non si riesce a capire cosa verrà servito. Si tratta di un particolare che può sembrare di poco conto, ma chi è affetto da celiachia o altre intolleranze alimentari vuole capire se al mattino potrà fare colazione o dovrà uscire per cercare qualche bar.

Non indicare cosa si mangia, o addirittura se è possibile mangiare all’interno della struttura, ha come conseguenza primaria che gli ospiti (se proprio hanno voglia di perdere tempo col tuo sito) andranno a ricercare informazioni sui portali specializzati.

Anche qui, è una questione di controllo delle informazioni: le indicazioni che si danno sul proprio sito ufficiale si presumono essere sempre aggiornate e veritiere, se non altro perché provengono direttamente dalla proprietà dell’albergo. Le informazioni ricavate dai portali potrebbero non essere altrettanto aggiornate o precise, e potrebbero creare confusione.

pranzo albergo
pranzo a sorpresa

Disordine nella struttura e testi scritti male

Una delle cose più odiose che ho potuto riscontrare nei siti di alberghi e bed & breakfast è il disordine della struttura. Questi sono i primi problemi che mi vengono in mente:

  • Home page senza testo, solo con immagini o (peggio) filmati. Per cercare le informazioni primarie è necessario trovare il menù di navigazione, e non è detto che sia sempre così facile, sia da desktop che da mobile. Dal punto di vista SEO, poi, non penso sia una gran trovata.
  • Informazioni appartenenti alla stessa categoria sparse in pagine diverse. Di nuovo, perché indicare che la struttura è pet-friendly o priva di barriere architettoniche solo nella pagina delle tariffe? Meglio semplificare: creare una pagina servizi con queste e altre indicazioni permette al possibile ospite di avere tutte le informazioni che cerca in un’unica pagina
  • Siti in flash. Ormai sanno di vecchio a chilometri di distanza.
  • Menù di navigazione lunghissimi con decine di pagine. Specie nel caso dei siti di strutture a cinque stelle, aprire il menu di navigazione può far venire il mal di testa. Meglio rimuovere le voci che non sono strettamente necessarie, e accorparle in pagine più ricche di informazioni. Non ha molto senso creare una pagina per ogni ristorante o bar, magari composta solo da una o due foto e tre righe di descrizione.

Oltre a questo, spesso i siti delle strutture ricettive sono semplicemente infarciti di testi scritti male. Il difetto più comune è quello di voler piegare il senso del discorso per inserire di prepotenza parole chiave geolocalizzate.

Un occhio poco allenato leggerà solo un testo scritto con i piedi, uno un po’ più smaliziato capisce subito il tentativo di inserire keyword e co-occorrenze nel modo sbagliato.

dubbio sito hotel
comprensibile reazione di chi legge i testi (brutti) di un (brutto) sito

Non è detto che il sito di un hotel scritto male, o fatto male, faccia scappare gli ospiti. Il discorso, ci torno di nuovo, è che oggi sono disponibili decine di aggregatori e siti che riportano informazioni sulla tua struttura, e su queste hai un controllo relativo.

Nel dubbio, è sempre meglio cercare di dare informazioni veritiere e “di prima mano”, e questo lo puoi fare solo sul tuo sito.

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